separatore bianco

Blog

Rimani sempre aggiornato con le nostre ultime News.

Il giurista d’impresa sarà certificato: il progetto di Aigi

Una certificazione per il giurista d’impresa. È l’iniziativa portata avanti da Aigi, attraverso cui l’associazione più rappresentativa degli in-house counsel in Italia punta a valorizzare e formare la figura e il ruolo del legale d’azienda nel nostro Paese. ARTICOLO TRATTO DA MAG: PER L’APPROFONDIMENTO COMPLETO, CLICCA QUI E SCARICA LA COPIA GRATUITA Il tema di fondo è risalente: ottenere un riconoscimento, che sia tanto formale quanto sostanziale, di una categoria che è solo accennata nella legge professionale, come eccezione rispetto all’avvocato “puro” e alla variante – con relativo elenco – di quello degli enti pubblici. Nel 2020, una sentenza del Consiglio nazionale forense (Cnf) ha ribadito l’impossibilità per il legale d’azienda di essere considerato avvocato e, dunque, di poter essere iscritto all’albo o a elenchi speciali.
COME FUNZIONA
[caption id="attachment_1012" align="alignright" width="225"] Adriano Peloso, membro del comitato direttivo Aigi e gc di Dedalus Italia[/caption] E allora, dove non arrivano legislatore o le istituzioni di categoria, ci prova l’associazione. Aigi ha infatti approvato uno schema proprietario per la certificazione professionale del giurista d’impresa, strumento che si inserisce all’interno del quadro regolamentato per la certificazione delle professioni non organizzate in ordini o collegi. Il progetto, presentato in un recente convegno, prevede una procedura in più fasi, che dalla richiesta dell’interessato termina, in caso positivo, con l’emissione del certificato. A margine dell’incontro, Adriano Peloso, membro del comitato direttivo Aigi e general counsel di Dedalus Italia (nella foto, qua accanto), ha spiegato a MAG i vari passaggi, a partire dall’application: «Il candidato deve produrre una serie di prerequisiti formali in cui dichiara di aver svolto un certo numero di esperienze professionali, di avere un titolo abilitativo, una laurea in giurisprudenza o equivalente, e un’altra serie di elementi che saranno valutati da una commissione giudicatrice». C’è poi una fase pratica: «Si terrà una prova scritta e, a seconda dell’esito, una prova orale, sulla base di range che sono definiti nello schema proprietario di certificazione. Poi si passa a un assessment, nel quale vengono valutate le cosiddette soft skills, che ad oggi sono una componente essenziale dell’in house counsel», afferma Peloso. Infine, si arriva all’attestato: «La certificazione di giurista d’impresa – spiega sempre il membro del comitato direttivo Aigi – avrà una validità di tre anni e sarà soggetta a una serie di requisiti di mantenimento nel corso di questo periodo, come formazione continua e altre attività associate alla stessa».
LE REAZIONI ISTITUZIONALI
Il nodo principale – per il pieno riconoscimento di questa figura da parte delle istituzioni, legislative e forensi – era e resta il rispetto dei requisiti, richiesti dalla legge professionale, di indipendenza e autonomia. La certificazione può però innescare un percorso di avvicinamento tra la categoria in house e quella degli avvocati del libero foro. […] PER L’APPROFONDIMENTO COMPLETO, CLICCA QUI E SCARICA LA COPIA GRATUITA https://youtu.be/7rpBz-2-VuE La certificazione è stata presentata lo scorso 27 giugno in occasione del convegno “Un giurista d’impresa certificato 4.0”, organizzato da Aigi in collaborazione con lo studio di comunicazione The Skill e con i partner del progetto: l’ente certificatore Kiwa e la società di head hunting Badenoch + Clark – LHH Recruitment Solutions (Gruppo Adecco). Nella foto principale, da sinistra a destra, i membri del comitato direttivo Aigi: Giulio Fazio, Giuseppe Catalano (presidente), Giorgio Martellino (vicepresidente) e Adriano Peloso

Fonte: inhousecommunity.it